Jules Crépieux Jamin (nacque a Ginevra nel 1859, studiò in Svizzera e poi si stabilì in Francia dove morì nel 1940); continuò l’opera del francese J. H. Michon che aveva gettato le basi per interpretare la scrittura e divulgato la grafologia; Crépieux Jamin infatti organizzò e sistemizzò una metodologia grafologica tutt’ora molto utilizzata. I suoi libri maggiormente conosciuti sono: il “Traité de Graphologie”, “L’écriture et le caractère” e l’”ABC de la Graphologie”. La grafologia di Crépieux Jamin è molto elaborata, egli determina circa 177 Specie di segni grafologici dipendenti da 7 generi: velocità, pressione, forma, dimensione, continuità, direzione, ordinamento. Di notevole importanza sono anche le risultanti cioè le combinazioni dei segni che determinano poi il carattere. Infine ci sono i modi di ciascuna specie che possono essere Qualitativi o Inferiori, suddivisi rispettivamente i Qualitativi in primari o secondari e gli Inferiori in accessori o accidentali. Per definire l’intensità delle Specie, Crépieux Jamin dà un valore da 1 a 3. Ogni scrittura ha dei segni dominanti (quelli che spiccano maggiormente all’occhio del grafologo); di estrema importanza perché sono le dominanti del carattere); questi segni, disposti in ordine di intensità e similarità, ci possono dare una “definizione grafologica”, importantissima perché influenza tutti gli altri elementi della grafia. Successivamente, attraverso 6 specie grafiche, quelle più importanti (Non Organizzata, Organizzata, Combinata, Disorganizzata, Armoniosa, Non Armoniosa), si farà fare una “sintesi di orientamento” che aiuterà a determinare il contesto psicologico della scrittura. Crépieux Jamin lavorò soprattutto nel settore grafologico professionale, fece migliaia di analisi grafologiche, però purtroppo non conservava copia dei suoi ritratti manoscritti e quindi gran parte del suo lavoro non ci è pervenuto.
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