Robert Saudek (1880-1935), scrittore e giornalista nato a Kolìn in Cecoslovacchia, fu un uomo di grande cultura, viaggiò in molte parti del mondo tra cui l’Estremo Oriente dove soggiornò a lungo, per poi stabilirsi definitivamente a Londra dove fu corrispondente del “Prager Presse” e si dedicò all’attività diplomatica con un incarico ufficiale presso la delegazione cecoslovacca. Per quanto riguarda l’attività di grafologo, Robert Saudek scrisse diversi libri a partire dal 1925, tra cui: “Psicologia della scrittura” (l’unico tradotto in italiano), “Experiments with handwriting”, “What your handwriting shows”, “Anonymous letters: a study in crime and handwriting". Fondò la rivista “Nederlands Tijdschrift voor Graphologie” e collaborò con la rivista “Character and Personality”.
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La scrittura è una scoperta recente rispetto alla storia dell’umanità che, in evoluzione da circa un milione di anni, poteva prima solo tramandare oralmente la propria storia e le proprie tradizioni, progredendo in questo modo a passi assai lenti. Con la scrittura, inventata nel 3.200 a.C., tutto è cambiato: in poche migliaia di anni si passa dall’età del bronzo alla decodifica del DNA. |
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Cesare Lombroso, psichiatra e antropologo (Verona 1835 - Torino 1909), è considerato il padre dell’antropologia criminale. Ha scritto più di cinquanta opere, tra cui ricordiamo “L’uomo di genio” e “Pazzi e mattoidi politici e religiosi”, dove tratta l’interessante argomento dei “mattoidi”, quelle persone che si trovano a metà tra genialità e pazzia. |
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Ania Teillard Mendelssohn (1889-1978), psicoterapeuta e grafologa tedesca, ha avuto il grande merito d’integrare queste due discipline, rinnovando la grafologia tradizionale, agganciandosi alla psicologia del profondo. |
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La grafologia: ma che cos’è esattamente, qual è la sua definizione? Lasciamolo raccontare dalle parole di alcuni celebri grafologi che appartengono alla storia della grafologia…
Abbiamo indicato i motivi che giustificano l’esistenza della grafologia. Si possono riassumere nel seguente postulato: Esiste un rapporto tra il carattere e la scrittura come tra il carattere ed il gesto, potendo la scrittura essere considerata come un insieme di numerosi piccoli gesti. J. Crépieux-Jamin (Il carattere dalla scrittura, p.36) |
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La scrittura, alcune definizioni di grafologi e studiosi molto conosciuti: che cos'è, che cosa rappresenta oltre al puro contenuto, come funziona e che cosa può dire di noi... “La scrittura registra il fondo e le disposizioni di un carattere, ma non è sempre in grado di dire se queste disposizioni si manifestino nel presente o se esistono solo allo stato latente”. Ania Teillard (L’anima e la scrittura, p. 163) |
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Max Pulver era un uomo di grande cultura; nacque a Berna nel 1889 e prima di orientare i suoi interessi verso la grafologia e la psicologia, pubblicò numerose opere letterarie e filosofiche. Fu amico di vari psicologi del tempo, tra cui anche Freud e Jung; si accostò alla grafologia attraverso numerosi autori (conosceva anche Crépieux Jamin); principalmente il metodo di Max Pulver è derivato da quello di Klages che, pur criticandone alcuni apporti filosofici, ne apprezza altri, dandone una rilettura ed osservando le categorie segniche Klaghesiane specialmente da un punto di vista psicologico. Fondò la Schweizerische Graphologische Gesellschaft (S.G.G.) di cui fu presidente fino alla sua morte avvenuta nel 1952.
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