Jean Michon

Jean Hippolyte Michon nacque nel 1806 a Roche-Fessange, e all’età di 24 anni prese i voti per diventare sacerdote. Credette molto nella grafologia, in particolar modo si dedicò al suo studio durante gli ultimi dieci anni della sua vita e si chiedeva se le sue scoperte potessero essere l’embrione di una vera scienza. Il primo libro redatto da Jean Michon sulla grafologia è del 1871 e s’intitola “Les mystères de l’écriture”, venne scritto in collaborazione con A. Desbarolles (studioso di grafologia, frenologia e morfopsicologia). Egli é convinto che l’anima e il pensiero dello scrivente si manifestino attraverso un legame intimo con la sua scrittura ed i segni grafologici;  J. Michon sostiene infatti che “Ogni movimento fisico dell’uomo è una manifestazione dell’anima”. Egli mette l’accento sulla spontaneità del movimento scrittorio e sulla variazione della grafia solo entro limiti ben definiti per ogni individuo (continuando però a modificarsi con le esperienze vissute e con l’età).
Jean Michon, nello spiegare i suoi concetti grafologici, definisce diverse “leggi”. Molto importante è l’organizzazione o la disorganizzazione delle diverse lettere, più una lettera è armonica e più lo scrivente si avvicina alla perfezione intellettiva e morale.
J. Michon presenta tutte le lettere dell’alfabeto ed evidenzia in loro alcuni segni grafologici che si possono verificare, in tutto 164. A seconda che il segno grafologico sia armonico o meno (valutando anche l’intensità e la frequenza), assumerà una connotazione positiva o negativa.
Molto importanti sono anche le lettere finali, sintomo per Michon di estrema spontaneità e quindi maggiormente indicative del carattere dell’individuo. E’ possibile attraverso la scrittura, descrivere la personalità in maniera sintetica attraverso i segni dominanti, cioè quelli con maggior rilievo nella scrittura che, insieme ai segni complessi (formati da più segni semplici), creano il processo delle risultanti.
Jean Michon elabora  un complesso quadro psicologico che possa essere di riferimento al grafologo nell’analisi della scrittura, diviso in numerosi fattori, ordini e generi.
Michon getta le basi della grafologia, ma è consapevole che è solo agli inizi di questa scienza, sottolinea l’importanza della sperimentazione in questo settore e del dover confermare le diverse affermazioni attraverso dati biografici ed ulteriori ricerche.

 

 


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