Johann Caspar Lavater
Johann Caspar Lavater, (Zurigo, 1741 – 1801) figlio di un medico, studiò filologia, filosofia nonché teologia e fu consacrato pastore nel 1762. Scrittore di testi di vario genere: politici, opere dedicate alla fisiognomica, metafisica, poemi epici. Ebbe una certa fama con il libro “Aussichten in die Ewigkeit” (Prospettive dall’eternità).
Idealista e coraggioso, un evento fondamentale della sua vita che possiamo ricordare è che, appena maggiorenne, rese pubbliche le trame dell'ufficiale giudiziario Felix Grebel; Lavater, insieme al suo amico Johann Heinrich Füssli (conosciutissimo pittore romantico, seguace della corrente letteraria dello “Sturm und Drang”, anche illustratore dell'edizione francese del suo testo intitolato Fragments physiognomoniques), fu costretto a lasciare Zurigo nel 1979, per farvi ritorno soltanto molti anni dopo.
Parlando della fisiognomica, Lavater, per capire la personalità, osserva mani, piedi, postura, tratti del viso (capo, fronte, sopracciglia, naso, bocca, occhi, mento, guance, capelli, collo, colorito) e associa le caratteristiche fisiche a quelle caratteriali e attitudinali del soggetto, all’eloquio, persino al modo di camminare ed alla sua scrittura.
All’interno del testo "Fragments physiognomoniques" (1774-1778), Johann Caspar Lavater dedica un intero capitolo alla scrittura, riportando alcuni esempi di grafie e parlando della personalità dei suoi autori, ma sottolineando che servirebbero numerosi studi ed approfondimenti per comprendere al meglio le correlazioni. Citiamo alcune frasi del Lavater dove potrete trovare interessanti spunti di riflessione (su una visione olistica dell’uomo e sulle corrispondenze tra aspetto fisico, comportamento e scrittura), tratte da “Il Lavater portatile, o sia compendio dell'arte di conoscere gli uomini dai tratti del volto”, praticamente un sunto di vari suoi manuali dedicati alla fisiognomica:
L’uomo è certamente l’opera più bella del Creatore; ogni pensiero, ogni aspetto di lui ha certi tratti esterni che si corrispondono; il loro espressivo linguaggio previene la parola…il di lui essere intellettuale modifica quasi sempre l’essere fisico, giacché in realtà le abitudini dell' anima influiscono sui tratti esterni, e questa verità per l'appunto è quella che ha dato origine all’ arte Fisionomica”. (p.4-5)
Raccontando invece di  una persona le cui caratteristiche sono ”Spirito metodico e amore dell'ordine”, il Lavater ne definisce le peculiarità: “la bocca ristretta ed in cui non iscorgesi 1’orlo delle labbra annunzia uno spirito applicato, amico dell'ordine; la parte inferiore del viso, alquanto incavata, promette un uomo discreto, modesto, grave e riservato…Minuta e ben ordinata sarà la di lui scrittura; lento e grave il di lui passo; non focosi, ma chiari, concisi e pieni di buon senso saranno mai sempre i di lui discorsi.” (p.26) - Ricordiamo che il “Minuta” è anche un segno grafologico morettiano (si verifica quando la scrittura è piccola, larga di lettere e priva di segni di stentatezza), le caratteristiche intellettive e comportamentali associate a questo segno, corrispondono pienamente con questa descrizione -.
A proposito degli avari egli scrive: “…è da osservarsi che quasi tutti gli avari scrivono male, né ciò debbe recar maraviglia, giacchè una maggior cura nello scrivere distrarrebbe il loro spirito dallo scopo principale ch'è quelle di ammassare ricchezze.”(p.44)
 


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