
Conosci la grafologia?
Robert Saudek |
Robert Saudek (1880-1935), scrittore e giornalista nato a Kolìn in Cecoslovacchia, fu un uomo di grande cultura, viaggiò in molte parti del mondo tra cui l’Estremo Oriente dove soggiornò a lungo, per poi stabilirsi definitivamente a Londra dove fu corrispondente del “Prager Presse” e si dedicò all’attività diplomatica con un incarico ufficiale presso la delegazione cecoslovacca. Per quanto riguarda l’attività di grafologo, Robert Saudek scrisse diversi libri a partire dal 1925, tra cui: “Psicologia della scrittura” (l’unico tradotto in italiano), “Experiments with handwriting”, “What your handwriting shows”, “Anonymous letters: a study in crime and handwriting". Fondò la rivista “Nederlands Tijdschrift voor Graphologie” e collaborò con la rivista “Character and Personality”. Saudek, conoscitore del metodo grafologico francese e tedesco, sperimenta ed apporta elementi nuovi per cercare di individuare subito le caratteristiche principali dello scrivente, mettendo da parte i segni grafologici, al fine di cercare gli elementi grafici più importanti che possano rendere “scientifica” un’analisi grafologica. Egli studia i diversi condizionamenti nazionali dell’atto grafico, conoscitore di diverse lingue, si rende conto dell’importanza, ai fini di una giusta analisi grafologica, della valutazione del modello calligrafico appreso in età scolare, che può differenziarsi in poche decine di anni a seconda di nuove teorie o di mode. Un grande apporto del suo metodo è l’inserimento di tre criteri differenti per individuare il livello grafico e vitale dello scrivente, a cui si può dare una scala di valutazione partendo da 1, il livello massimo, arrivando a 5 o a 10 (sarà difficilissimo trovare scritture dotate di livello massimo, poiché di personalità eccellenti ce ne sono pochissime, ma quasi impossibile di livello minimo, poiché una persona non è mai del tutto negativa). I tre criteri che Saudek individua per valutare il livello di vitalità sono: 1 Spontaneità dell’atto grafico (più è alta e più tutti gli elementi vengono valutati in maniera positiva. Ci dice che l’autore ha prodotto lo scritto al solo scopo di comunicare e che quindi non è fine a sé stesso). 2 Disposizione dello scritto sulla superficie grafica (ci indica il rapporto tra obiettivo da conseguire e forza dell’individuo nel poterlo conseguire). 3 Grado di originalità della forma delle lettere, specchio dell’originalità dell’autore (bisogna conoscere in maniera approfondita anche i modi di scrivere esteri, altrimenti non sarà possibile valutare in maniera corretta le grafie straniere). Saudek dà molta importanza anche all’occupazione dello spazio grafico ed ai segni diacritici, e valuta l’equilibrio dello scritto; questo equilibrio, stranamente non è riscontrabile nelle scritture dei grandi musicisti (quando invece ci si aspetterebbe il contrario). L’autore, nel libro “Psicologia della Scrittura”, opera un riferimento continuo tra teoria ed esempi grafici analizzando da diversi punti di vista le grafie di alcuni personaggi famosi: lo fa dal punto di vista della distribuzione della pressione nella grafia e della dimensione ed espansione grafica (soprattutto l’importanza tra il rapporto delle lettere grandi e quella delle lettere piccole e la variazione di questo rapporto); la strettezza e la larghezza grafica; la spontaneità grafica; gli attacchi e i distacchi (scritture estremamente attaccate sono prodotte con velocità); l’uso dello spazio; i legamenti delle lettere (che considera il più importante tra tutti i sintomi psicologici, perché lo scrivente ci presta meno attenzione e perché, qualora ci facesse attenzione, sarebbe difficile mantenere a lungo le modifiche, scivolando infine nella forma originale); l’angolazione grafica e infine la semplificazione o complicazione delle forme grafiche. Sono molto importanti per lui gli aspetti fisiologici della scrittura e la valutazione dei gradi di variazione dei diversi elementi grafici. Egli infatti scrive: “È impossibile fare l’analisi psicologica di una grafia senza prima averne fatto una descrizione fisiologica. Un’interpretazione, basata esclusivamente sull’impressione e non su un esame accurato degli aspetti fisiologici, può essere un trattenimento interessante ma non è certo né scienza, né attendibile.” (p.113) |
Cerca
Grafologia: storia ed inizi
Gli autori
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI, bisogna citare la fonte: COPIARE SU INTERNET È FACILE MA È FACILE ANCHE ESSERE SCOPERTI!
© 2009-2015 Scrittura-grafologia.info